Zenone e i paradossi logici

Nasce ad Elea nel 489 a.C., fedele discepolo di Parmenide, cercò di dimostrare con argomenti logici che chiunque si fosse distaccato dall'insegnamento del maestro sarebbe caduto in una serie di contraddizioni logiche.

Zenone confutava coloro che affermavano:
  • la pluralità dell'essere e delle cose (pitagorici)
  • il movimento (Eraclito)
Il metodo che usa consiste nell'ammettere in via di ipotesi la tesi dell'avversario, al fine di mostrarne tutte le conseguenze paradossali (oltre l'opinione comune). Dopo aver operato questa riduzione all'assurdo delle posizioni avversarie, si torna a quelle opposte del suo maestro.

La confutazione delle tesi sul movimento
Uno dei celebri argomenti zenoniani fu quello di "Achille dal piede veloce". Questo argomento sostiene che il velocissimo Achille, in una competizione con una tartaruga, non sarà mai in grado di raggiungere la tartaruga, anche se esso ha un piccolo vantaggio. Infatti, mentre Achille avrà raggiunto il punto di partenza della tartaruga, questa avrà compiuto un altro breve tratto. Achille poi dovrà raggiungere il nuovo punto in cui si trova la tartaruga, ma nel frattempo la tartaruga si sarà spostata e avrà compiuto un nuovo tratto di cammino, e così via all'infinito, senza alcuna possibilità che Achille possa raggiungere l'avversaria.
Questo argomento si basa sul presupposto dell'infinità divisibilità dello spazio, cioè che lo spazio sia realmente e fisicamente divisibile in infinite parti. Posta questa tesi, diventa chiaro che un corpo in movimento non arriverà mai alla sua meta.





Domande:
  1. Quali sono le due principali tesi confutate da Zenone?
  2. Il metodo dialettico permetteva a Zenone di dimostrare all'interlocutore, in modo logicamente stringente, l'insostenibilità delle sue tesi. Spiega che cosa s'intende per "riduzione all'assurdo" delle tesi avversarie.
Risposte:
  1. Le due principali tesi confutate da Zenone sono la pluralità dell'essere e delle cose (pitagorici) ed il movimento (Eraclito).
  2. Per "riduzione all'assurdo" s'intende nell'ammettere in via di ipotesi la tesi dell'avversario, al fine di mostrarne tutte le conseguenze paradossali.

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