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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Platone

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La delusione politica come stimolo alla ricerca filosofica A Platone, uno dei massimi pensatori di tutti i tempi, dobbiamo l'elaborazione di gran parte dei temi, dei concetti e del lessico della filosofia. Nato da una della famiglie più importanti di Atene, il giovane Platone era destinato all'impegno politico-amministrativo , un'ambizione che però viene soffocata dalla profonda delusione di fronte all' ingiustizia e alla corruzione che osserva nei vari governi: - prima il governo sanguinario dei Trenta tiranni (404-403 a.C.) - la restaurata democrazia, che si macchia di azioni ingiuste L'evento che più di altri concorre alla formulazione di un giudizio così duro è la condanna a morte di Socrate da parte del tribunale di Atene nel 399 a.C., che alimenta nell'animo del pensatore la volontà di promuovere una rinascita spirituale attraverso una riflessione filosofica in grado di orientare la società verso il bene. La fondazione dell'Accademia Per sviluppare

I miti

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IL MITO DI THEUTH Questo brano è tratto da un dialogo di Platone, il "Fedro", in cui egli racconta un mito per chiarire i motivi della sua personale diffidenza verso la scrittura e quindi della scelta del "dialogo" come modalità più adatta per esporre le proprie dottrine. Platone rivendica la sua superiorità della cultura orale su quella scritta in quanto la conoscenza vera, per lui, implicava il rapporto tra due o più interlocutori coinvolti in una comune ricerca della verità. Presentandosi al re egizio Thamus, il dio Theuth, inventore dei numeri, esalta la grandezza della scrittura, in particolare perchè con questa tecnica gli uomini avrebbero potuto rendere stabili nel tempo le conoscenze. Il re Thamus però è diffidente verso la nuova tecnica, in quanto ritiene che potrebbe produrre dimenticanza nell'animo degli uomini, in quanto essa "non è una ricetta per la memoria, ma per richiamare la mente". IL MITO DEL CARRO ALATO Nel Fedro, in particolare ne

La cosmologia e il fondamento delle leggi

L'universo come "cosmo Nelle sue grandi opere, in particolare nel "Timeo" e nelle "Leggi", Platone si interroga sul bisogno di unità e di ordine , che già nei dialoghi precedenti aveva esplorato come aspirazione dell'anima e della città ideale. Il suo sguardo ora si allarga fino a raggiungere una dimensione cosmica . Secondo lui la vita nell'universo era ordinata e armoniosa, avvolto dalle braccia protettive di una grande e intelligente divinità, " anima del mondo ". Negli ultimi anni, egli iniziò a pensare il mondo naturale come "cosmo" (dal greco significa ordine), che, anche essendo inferiore rispetto al mondo delle idee eterne e incorruttibili, è fatto a immagine e somiglianza di quello . Egli quindi fa una separazione tra mondo ideale e naturale . Il racconto del Timeo Esso narra la storia dell' origine dell'universo : Fin dall'inizio, Platone dichiara che quello che stava per raccontare fosse solo un mito : du