Gli ionici e il problema dell'arché
I filosofi, affascinati dai fenomeni naturali, vogliono cercare una risposta razionale a queste domande:
- qual è l'origine dell'universo?
- come si spiega la vita sulla Terra?
- perché le cose sono come sono e accadono come accadono?
La prima riflessione filosofica è stata inaugurata da:
- Talete (considerato uno dei Sette saggi) = previsto le eclissi
- Anassimandro e Anassimene = inventato prima carta geografica e importato dalla ↓ Grecia le tecniche per costruire l'orologio solare ↓
- avevano conoscenze di carattere sfrutta l'ombra creata dai raggi
tecnico-scientifico, ricevute dai sapienti solari per indicare l'ora
della Media e della Babilonia
- hanno tentato di spiegare i fenomeni
atmosferici-metereologici facendo ricorso
a cause naturali e non mitiche
Talete:
- Platone narra: mentre stava tentando di studiare i fenomeni celesti, non badando dove stava andando, sia caduto in un pozzo, facendo suscitare un sorriso di una servetta della Tracia. Lei avrebbe poi detto che i filosofi hanno la testa tra le nuvole (immagine negativa della filosofia: sapere inutile presso le persone poco colte)
- Aristotele: Talete non era una persona distratta e sapeva sfruttare le conoscenze metereologiche
- pensa che il principio primordiale fosse l'acqua: ogni cosa vivente è intrisa di questa sostanza
↓
- l'esperienza a cui fa riferimento è quella del parto, dato che il neonato viene alla luce "rompendo le acque"
- pensava che all'inizio esisteva solo il grande Oceano, da cui poi si sarebbe sviluppata la vita, la terra, i corpi celesti. Il mondo fluttua come un'enorme zattera sulle acque del mare
Anassimandro:
- usò per primo il termine arché = rappresenta sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forza che le ha generate, sia la legge divina ed eterna che la governa e le rende intelligibili all'uomo
- individuò la sostanza primordiale in un principio detto ápeiron (senza confini)
- si pone il problema del modo in cui le cose derivano dalla sostanza primordiale e pensa che si tratti di un processo di separazione e differenziazione governato da una legge necessaria, chiamata Dike (giustizia)
- non c'è un dio che separa le cose dal fondo unitario, ma c'è un movimento rotatorio in cui tutti i contrari si sviluppano (caldo e freddo) e genera infiniti mondi, in cui si dissolveranno e ricomporranno in eterno
- "Tutti gli esseri devono, secondo l'ordine del tempo, pagare gli uni agli altri il fio (la pena, la loro nascita) dalla loro ingiustizia (essere nati, staccati dal tutto primordiale)"
Anassimene:
- visse tra il 586 - 525 a.C. a Mileto
- principio primo: aria o "respiro"
- "Come l'anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l'aria circondano il mondo intero"
- l'aria è la forza che anima il mondo e il principio di ogni mutamento
- la trasformazione - generazione delle cose è spiegata attraverso i processi di condensazione e rarefazione: quando l'aria viene a rarefarsi diventa fuoco, quando si condensa diventa vento, nuvola, acqua, terra, pietra
Domande:
- Su quale oggetto di studio si concentra principalmente la riflessione dei filosofi ionici?
- Qual è il significato del termine arché?
- Sulla base di quali presupposti Talete arriva a formulare l'ipotesi che l'acqua sia all'origine di tutte le cose?
Risposte:
- Sui fenomeni atmosferici e metereologici.
- Il termine arché rappresenta sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forza che le ha generate, sia la legge divina ed eterna che la governa e le rende intelligibili all'uomo.
- Talete arriva a formulare questa ipotesi grazie al parto, dato che il neonato viene alla luce "rompendo le acque".
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